METEOROLOGIA

Per un quadro di dettaglio dello sviluppo del settore Meteorologia sotto la direzione Guidi non c’è miglior esposizione di quella offerta da Calvori (1904).

"Forse fin dal 1964 fu collocato nell’osservatorio un ottimo barometro Fortin; e in una piccola gabbia addattata ad una fenestra volta verso grecolevante si disposero i termometri asciutto e bagnato e i termografi; ma per mancanza di tempo il Guidi non poté fare né in quell’anno, né nei due successivi regolari osservazioni. Queste vennero incominciate solo nel 1867 quando si decise a tenere, a proprie spese, un assistente nell’Osservatorio.

Intanto nel 1865 sotto la direzione del P. Secchi il Brassart di Roma costruì le principali parti del Metereografo destinato all’Osservatorio di Pesaro, le quali furono pronte ai primi del 1866. In quest’anno, facendo fare le altre parti della macchina sopra luogo, lo si poté nel complesso montare e far funzionare intanto lo psicrometro registratore. Però quadri regolari non si ebbero fino al 1869 nella qual epoca erano stati aggiunti allo psicrometro il barometro bilancia e il registratore per la direzione del vento.

Lo psicrometro registratore funzionò pressoché sempre regolarmente e si ebbero buoni quadri dal 1872 in poi. Il barometro funzionò ottimamente fino al 1880 poi nacque un guasto nella canna e fu riparato solo nel 1884 dopo la morte del Guidi. Con molta incertezza operò il registratore della direzione del vento che per lunghi intervalli rimase sospeso e solo funzionò in modo soddisfacente dopo l’80.

Per la velocità del vento si era dapprima addottato un martellino che elettricamente punteggiava i Km sullo stesso quadro del Metereografo ma la lentezza con la quale questo si moveva faceva si che i punti formassero spesso una linea continua. Gli si sostituì pertanto nel 1880 un altro apparecchio che poi funzionò sempre abbastanza bene. In fine già nel 1878 era stato aggiunto al metereografo anche un registratore della pioggia caduta. Così tutti gli elementi meteorologici erano registrati graficamente.

Per supplire poi alla imperfezione del registratore della Direzione del vento alla quale si è accennato sopra, il Guidi aveva fatto costruire un anemometro Du Moncel che però non si poté mai porre in regolare stato d’azione per difetto nelle bobine.

Finalmente ai primi del 1878, per controllare le indicazioni del Metereografo Secchi fu impiantato un barotermografo sistema Hipp che funzionò sempre assai regolarmente.

Nello stesso anno, essendosi fatto notare al Guidi che la esposizione dei termometri era difettosa, egli si decise di far costruire un ampia gabbia di legno praticabile addottando apposite disposizioni perché mentre la circolazione dell’aria vi fosse liberissima, i termometri venissero sempre riparati dai raggi del sole, e le letture si facessero con comodo senza stabilire correnti d’aria.

Questa gabbia fu poi collocata sopra robuste mensole di legno infisse nella fronte nord-nord-ovest delle mura che servono di base all’Osservatorio. Per accedervi poi fu aperta una apposita porta e nella camera in cui questa mette fu trasportato il Metereografo Secchi che in quella occasione venne interamente ripulito; mentre d’altro lato si rinnovarono anche la maggior parte degli apparecchi meteorologici ad osservazione diretta.

Agli apparecchi indicati il Guidi aveva aggiunto un cianometro d’Arago e un piccolo strumento per misurare secondo il metodo di Roscoe la forza chimica dei raggi solari. Con questi apparecchi vennero fatte alcune osservazioni nel 1875.

Infine in un piccolo pezzo di terra attiguo all’Osservatorio il Guidi aveva fatto collocare dei geotermometri che osservò regolarmente dal 1875 al 1882".

L’impegno più rilevante della direzione Guidi fu quindi quell’opera di costituzione e regimentazione dell’osservatorio che permise il rilevamento di un ampio ventaglio di parametri meteorologici. La pubblicazione del bollettino mensile e l’inserimento nella rete meteorologica italiana rappresentano gli avvenimenti complementari più importanti.

Successivamente, fatta eccezione per l’opera di ristrutturazione nel 1885, per il tentativo di organizzazione della rete termo-udometrica e per qualche pubblicazione di Calvori, tutto è rientrato nell’ordinaria amministrazione.

I lavori ordinari fino al 1904 sono essenzialmente quelli descritti nella Monografia di Calvori (1904):

"...

a) Osservazioni dei vari elementi meteorologici alle ore 7 (od 8) ant - alle 9 a. - a mezzodì di Greenwich - alle 3-6-9 pom.

Questi elementi si registrano dapprima nel giornale... . Si fanno le correzioni in margine e i dati corretti si riportano nei fascicoli mensili... .

In base a queste osservazioni si compila:

  1. Il telegramma meteorico quotidiano... che si invia all’Ufficio Centrale di Meteorologia e agli Osservatori esteri di Amburgo, Vienna, Trieste, Parigi, Budapest, Zurigo, Pola, Sofia e Pietroburgo.
  2. Il bollettino quotidiano... che si espone all’albo pretorio.
  3. Il bollettino quotidiano... che si espone alla Capitaneria di Porto.
  4. La scheda decadica... che si invia allo Ufficio Centrale di Meteorologia..
  5. La scheda decadica... che si invia alla Associazione Meteorologica Italiana.
  6. La cartolina decadica... pel servizio meteorico agrario.

b) Osservazioni speciali dei temporali. Queste si segnano in apposito registro; si completano coll’estratto degli apparecchi registratori e si riportano sulle Cartoline... Molte di queste cartoline vennero inviate all’Uff° Centrale di Meteorologia".

Tra gli impegni straordinari del Valerio, nel periodo Guidi prima e Calvori poi, è da registrare il tentativo di organizzare e coordinare una rete termo-udometrica.

All’epoca, l’UCMG aveva installato in molte province questo tipo di reti facendo funzionare un osservatorio capoluogo come interfaccia con le singole stazioni.

Per la nostra provincia l’operazione fu avviata dal Guidi nel 1880, ma alla sua morte solo Fossombrone e Fano assicuravano ancora il servizio. Nel maggio 1883, Calvori scrisse una lettera a tutti gli osservatori ottenendo una ripresa delle attività che risultò breve per alcune stazioni e continua per altre.

L'elenco dei punti di osservazione riportato nella tabella seguente coincide essenzialmente con un prospetto del Calvori presente nell’archivio storico la cui struttura è stata integrata con notizie (in corsivo) tratte dalla sua Monografia. In diversi casi, il confronto dei due documenti fa emergere una contraddizione, non spiegabile allo stato attuale delle conoscenze, tra l’anno di istituzione indicato nel prospetto e il periodo di attività riportato nella Monografia.

 

Stazioni della rete termo-udometrica provinciale tra il 1880 e il 1904.

Località

Specie

Istit.

Attività

Rete

Direttore

Contr.

Cagli

T,U,P

1884

1880-1883

e da 6.1886

G

Prof. G. Mei

L. Mangaroni Brancati (>1886)

G

Fano

T,U,P

1884

da 7.1880

G

Sig. Prof. A. Avoni

G

Fossombrone

T,U,P

1882

da 7.1880

G, P

Cont. Cav. L. Lattanzi

pr.

Gabicce

P

1884

 

G

Sig. G. Castellani

G

Macerata Feltria

T,U,P

1884

1.1884-1885

G

Dott. L. Pierucci

G

Mombaroccio

T,U,P

1884

da 1.1884

G

Sig. G. Boni

G

Mondolfo

P

1884

12.1884-9.1885

G.

Perito M. Piccioli

G

Orciano

P

1883

 

G

Sig. G. Cattalucci

G

Pennabilli

T,U,P

1884

1883-9.1885

G

Arc. A. Montorelli

G

Pergola

   

7.1886-10.1886

 

Prof. Felicioli

(G?)

Pesaro

M

1863

 

G,S

Prof. Ing. P. Calvori

G.C.

Piobbico

P

1883

 

G

Sig. F. Pajoncini

G

S.Agata Feltria

M

1882

da 6.1886

G,S

Sig. A. Lucchesi

G

S.Angelo in Lizzola

P

1884

da 1.1885

G

Can. C. Becci

G pr.

S.Angelo in Vado

   

1885

   

(G?)

S.Leo

T,U,P

1884

1884-5.1885

G

Perit. B. Cancioni

G

Urbino

M

1865

 

G,S

Cav. A. Serpieri

G?

Specie: M Meteorica completa, T Termometrica, U Udometrica, P Temporali, I Idrometrica, F Fenologica, A Agraria, R Forestale, E per fenomeni endogeni. - Istit.: Anno in cui fu istituita - Attività: periodo in cui fu operante (da Calvori 1904) - Rete a cui appartiene, ufficiale G, associazione meteorologica S, privata P - Contr.: contribuenti alla istituzione e al mantenimento, G governo, P provincia, C comune, pr. privati.

 

Negli anni ‘20 al posto della rete termo-udometrica provinciale troviamo quella gestita dal Servizio Idrografico del Genio Civile di Bologna. Da quel momento tra i compiti del Valerio vi sarà l’invio delle osservazioni decadiche anche a questo servizio.

In tutto il '900 del resto, ad eccezione di qualche avvenimento particolare indicato nella sezione "Direttori e Attività", non è possibile segnalare niente di estremamente significativo nel settore meteorologico che non ricada nell’ambito del rilevamento. È infatti questa l’attività principale che ha caratterizzato l’osservatorio fino ai nostri giorni, fatta eccezione per l'interruzione di una ventina di giorni nel 1916 a causa del terremoto e tra il 5 maggio 1944 e il 1° gennaio 1945 per le vicende belliche.

Attualmente l’acquisizione dei dati avviene sia in modo tradizionale che automatico. Dal febbraio 1993 è stata infatti posta in funzione una centralina Silimet AD-2 che rileva ed elabora i parametri riportati nella seguente tabella, registrandoli ad intervalli di un’ora.

 

Parametri meteorologici rilevati dalla centralina Silimet AD-2.

PARAMETRO

ACQUISIZIONE

ELABORAZIONE

Temperatura aria (°C)

1 min

Istantanea

Media periodo

Min Periodo

Ora Min Periodo

Max Periodo

Ora Max Periodo

Umidità aria (%)

1 min

Istantanea

Media periodo

Pluviometro (mm)

2 sec

Istantanea

Piranometro (W/m2)

1 min

Media periodo

Velocità vento (Km/h)

2 sec

Media periodo

Max periodo

Ora Max Periodo

Percorrenza

Direzione vento (°)

2 sec

Settore prevalente

Direzione Vento

Pressione atm. (Mbar)

1 min

Istantanea

Media periodo

Evaporimetro (mm)

10 min

Media periodo

Umid. Terr. Argill. (%)

1 min

Media periodo

Temp. Suolo Cm.50 (°C)

1 min

Media periodo

Temp. Suolo Cm.20 (°C)

1 min

Media periodo

Temp. Suolo Cm.05 (°C)

1 min

Media periodo

Ad eccezione dell’umidità del terreno argilloso, gli stessi dati vengono rilevati con l’osservazione diretta da parte di due operatori alle ore 8, 14 e 19 solari. Questo tipo di osservazione aggiunge al quadro delle informazioni: stato del cielo, tipo di nuvole, visibilità, stato del tempo, stato del suolo, stato del mare, altezza della neve e dati eliofanografici.

I parametri rilevati direttamente vengono trascritti su un registro UCEA, mentre quelli acquisiti automaticamente vengono periodicamente riversati in file gestibili da un apposito programma. Poiché il software originario presentava performance di profilo non elevato, il fornitore ha provveduto di recente alla sua sostituzione con un pacchetto più avanzato; la nuova applicazione è però inutilizzata in quanto non gestibile dal computer dell’osservatorio che risulta inadeguato ed obsoleto.

Le informazioni rilevate con l’osservazione diretta sono periodicamente trasmesse all’UCEA, al Servizio Idrografico, all’Osservatorio Geofisico Sperimentale di Macerata, all’Azienda Municipalizzata Gas ed Acqua (AMGA), ai Vigili del Fuoco e al Resto del Carlino.