Nel suo progetto di fondazione, il Guidi (1861b) dichiarava esplicitamente di non volere un osservatorio di tipo astronomico; ciò sia per la localizzazione urbana della struttura, sia perché i finanziamenti governativi del settore erano allepoca indirizzati agli osservatori più importanti situati nelle grandi città. |
|
Lungi dallessere una sede di osservazioni metodiche, lastronomia doveva quindi rappresentare un settore perlopiù finalizzato:
- alla precisa determinazione del tempo,
- allosservazione delle macchie solari,
- alla didattica.
Gli acquisti di strumenti astronomici risalgono al 1861 mentre le uniche osservazioni documentabili della direzione Guidi sono quelle relative alle stelle cadenti fatte nellagosto 1875 (Guidi 1975b).
Sezione dell'Osservatorio (Calvori 1904). A: Sala della Meridiana; B: Sala del Meteorografo; C: Sala dei Magneti; D: Camera delle pile; E: Sala dell'Equatoriale. |
Dopo la ristrutturazione operata dal Calvori nel 1885, le sedi dedicate allosservazione astronomica erano la Camera del meridiano e la Camera dellequatoriale.
La prima (A), così denominata perché "unapertura larga m 0,40 ne attraversa il soffitto passando pel centro nella direzione del meridiano astronomico locale" (Calvori 1904), serviva alla determinazione assoluta del tempo. La seconda (E), posta sotto la cupola mobile, prendeva il nome dallEquatoriale di Merz ivi presente fino al 1985; questa sala era deputata alle osservazioni s.s.
Dalla documentazione consultata si comprende come latteggiamento del Calvori nei confronti dellastronomia fosse analogo a quello del Guidi. Al suo periodo di direzione risale uno dei documenti storici più interessanti relativo alle osservazioni astronomiche (Calvori 1886-1910). Si tratta di un registro di calcoli e appunti utilizzato per attivazioni occasionali (eclissi, comete, occultazioni di pianeti, ecc.).
Lunica attività metodica risulta losservazione del "passaggio delle stelle al meridiano per la verifica dello stato della pendola di Hipp" (Calvori 1904); più che per finalità astronomiche, questa operazione serviva per lesatta determinazione del tempo che rappresentava un elemento di estrema importanza per il complesso delle osservazioni scientifiche.
Nei quarantanni successivi alla morte di Calvori, lassenza di documenti di rilevante interesse astronomico sembra testimoniare come il settore abbia conosciuto un lungo periodo di stasi rotto soltanto da qualche attivazione occasionale estiva a favore di studenti negli anni 40 e da alcune foto e articoli sul Resto del Carlino ad opera del Procacci in occasione delleclissi totale del 1961.
A questa situazione può aver concorso il veder frustrati fra il 1935 e il 1962 tutta una serie di tentativi per lacquisto di un planetario portati avanti da Alippi prima e Procacci poi.
Le attività riprendono negli anni 70 sotto la direzione Bedosti. In occasione delle eclissi del 25.2.1971 e del 30.6.1973 si operano osservazioni e riprese fotografiche allequatoriale di Merz avvalendosi della collaborazione di astrofili e studenti.
Un particolare impulso allattività astrofila viene dato nel 1985 e nel 1986 dal passaggio della Cometa di Halley. Il dono da parte della Banca Popolare Pesarese di un telescopio Vixen favorisce laggregazione intorno allosservatorio del Gruppo Astrofili Pesaresi (nuovo rispetto a quello degli anni 70) con il quale il Valerio pubblica alcuni bollettini. Quasi subito però una serie di problemi porta il Gruppo a costituire una sede propria abbandonando losservatorio.
Lultima iniziativa di un certo rilievo organizzata dallOsservatorio Valerio (in collaborazione con altri settori del Comune di Pesaro) risulta un ciclo di Conversazioni di Astronomia che ha avuto luogo a Pesaro dal dicembre 1985 al marzo 1986. Cinque le conferenze tenute:
- Appuntamento con la Cometa di Halley, relatore Prof. Pierluigi Battistini del Dipartimento di Astronomia dellUniversità di Bologna,
- Dalle nebulose ai buchi neri: vita e morte delle stelle, relatore Prof. Flavio Fusi Pecci, Dipartimento di Astronomia dellUniversità di Bologna,
- Lastronomia oggi dalle comete ai quasars, relatore Prof. Franco Pacini, Osservatorio Astronomico di Arcetri,
- Lesplorazione del sistema solare, relatore Prof. Mario Veltri, Osservatorio Astronomico di Pietralacroce,
- Astronomia e terremoti: fantasia e realtà, relatore Prof. Brunello Bedosti dellOsservatorio Meteo-Sismico Valerio di Pesaro.
Loperatore Nobili, per un breve periodo, ha dato vita a un tentativo di osservazione metodica delle macchie solari; tale sperimentazione è stata abbandonata quando lo stesso ha reputato di scarsa validità scientifica loperazione e soprattutto non contestualizzata. Le successive attività residue si sono limitate allosservazione delle macchie solari in occasione delle visite scolastiche.
Attualmente il settore astronomico risulta inattivo.